I salari minimi legali rispecchiano la situazione economica del paese, ovvero sono istruttivi in merito al costo della vita nel singolo paese. Per molti lavoratori agricoli e silvicoli, in particolare nei paesi dell’Europa centrale, il salario minimo legale svolge una funzione fondamentale: i lavoratori vengono retribuiti in funzione del salario minimo, o comunque il compenso che percepiscono si orienta a tale standard.
Confronto internazionale: Standard minimi
Salario minimo legale pari ad € 1000 a partire da luglio 2007 (vedi tabella).
In Belgio è in vigore un salario minimo legale (vedi tabella).
È previsto un salario minimo legale (vedi tabella).
Non esiste un salario minimo stabilito per legge. Nelle normative cantonali alcuni cantoni hanno stabilito un salario minimo più o meno vincolante, valido anche per l’agricoltura (p.e. nel cantone di Vaud, pari a 3.104 CHF/1.877 €, e in quello di Ginevra, pari 3.160 CHF/1.887 €). Per i lavoratori dei nuovi paesi dell’UE viene praticato un salario minimo pari a 3.020 CHF/1.827 €.
Rispetto all’Unione Europea il livello salariale in Svizzera è moto alto, ma lo stesso può esser detto anche per il costo della vita. Un raffronto condotto dall’UNIA con le condizioni in Francia (dintorni di Ginevra) ha relativizzato tale ”elevato” livello salariale: contributi previdenziali inferiori e gli orari di lavoro particolarmente estesi senza maggiorazioni o simili comportano una differenza pari al 10-20 % in più tra la Svizzera e la Francia.
Rispetto all’osservanza degli standard minimi svolgono un ruolo importante i grandi distributori Migros e Coop mediante certificazioni Eurepgap/Swissgap e BSCI (Business Social Compliance Initiative) dei produttori (gli agricoltori). Dall’UNIA la certificazione viene considerata uno specchietto per le allodole con lo scopo di depotenziare i regolamenti di legge e di imbonire i consumatori. La Svizzera -al pari peraltro dei paesi europei- non ha ratificato la convenzione ILO n. 184 sulla salute e la sicurezza in agricoltura. L’Unione svizzera dei contadini (USC) e in particolare la Federazione svizzera degli orticoltori si oppongono a qualunque forma di contratto collettivo.
Il salario minimo legale è pari a 665,00 €; dopo sei mesi dall’inizio del rapporto di lavoro è previsto uno scatto a 705,00 € (pari a 4,01 € all’ora). Il sindacato SEK si sta impegnando perché i contratti collettivi vengano legalmente riconosciuti come standard minimo.
Dal 1.1.2007 la retribuzione minima mensile per 40 ore lavorative settimanali ammonta a 8.000 CZK, corrispondenti ad una retribuzione oraria di 48,10 CZK. Questo è l’unico punto fisso quando datori di lavoro e sindacati aziendali non riescono ad accordarsi su un contratto collettivo. Il salario minimo stabilito dalla contrattazione collettiva in agricoltura è lievemente superiore: 49 CZK/ora.
In Germania si registra oramai un cospicuo segmento a basso reddito, in cui sono occupati ca. il 10% della totalità dei lavoratori.
In Danimarca non è previsto un salario minimo legale.
In Estonia il salario minimo è definito per legge (vedi tabella).
In Spagna è prevista una retribuzione minima legale, importante per i lavoratori agricoli soprattutto nel basso segmento retributivo, spesso retribuiti in base al salario minimo.
In Finlandia è previsto un salario minimo legale posto a base, nel settore agricolo, della retribuzione di studenti e apprendisti, i quali percepiscono tra il 10% ed il 30% in meno rispetto ai minimi retributivi di legge.
In Francia il salario minimo è stabilito per legge (vedi tabella).
In Gran Bretagna è previsto un salario minimo legale. L’indice dei prezzi britannico è superiore del 15% ca. rispetto alla media comunitaria.
È previsto un salario minimo legale (vedi tabella).
Sono in corso trattative per stabilire un salario minimo legale.
Nel 2007 il salario minimo legale è pari a HUF 65.500 (ca. 258 €) mensili a persona. La retribuzione minima così definita e pubblicata con decreto ministeriale è frutto di trattative tripartite. L’applicazione del salario minimo stabilito è obbligatoria per tutti i datori di lavoro. Per il lavoro prestato a tempo pieno non sono ammesse riduzioni derogatorie del minimo retributivo mensile. L’obbligatorietà del salario minimo è particolarmente importante per i lavoratori agricoli, il 50% ca. dei quali è retribuito su questa base.
È previsto un salario minimo legale (vedi tabella).
Non esiste un salario minimo legale.
La legge non prevede una retribuzione minima. Il contratto collettivo nazionale è di fatto giuridicamente vincolante. L’articolo 36 della costituzione stabilisce che la retribuzione del lavoratore deve essere sufficiente per assicurare allo stesso un'esistenza dignitosa. Il contratto collettivo nazionale è la sede deputata all’interpretazione di tale norma.
Il salario minimo legale è pari a 600 LIT lorde al mese.
In Lussemburgo vigono due retribuzioni minime, il salario minimo per lavoratori non qualificati, pari a 9,07 €, ed il salario minimo per lavoratori qualificati, pari a 10,89 €/ora.
I salari minimi legali e le pensioni vengono aumentati ogni due anni aggiuntivamente all’indicizzazione.
Il salario minimo legale è di 0,99 €.
In determinati settori la retribuzione minima viene regolata dai Wage Councils (comitati salariali) del governo maltese oppure in seno a contratti collettivi settoriali. Vale per tutti i lavoratori quanto stabilito dalle norme di legge.
Il salario minimo legale è indicizzato; viene adeguato il 1 gennaio ed il 1 luglio di ogni anno.
In Norvegia il salario minimo legale è stabilito nell’85% del salario medio del settore.
È previsto un salario minimo legale (vedi tabella).
È previsto un salario minimo legale (vedi tabella).
In Romania il salario minimo è fissato per legge (vedi tabella).
In Svezia non è previsto un salario minimo legale.
Il salario minimo legale è di 522,00 €. Nel settore agricolo, i lavoratori che percepiscono il salario minimo legale sono 151.
Il salario minimo è fissato per legge. L’entità del salario minimo viene definita sulla base del salario medio conseguito dai lavoratori l’anno precedente utilizzando un determinato coefficiente, negoziato da rappresentanti dei lavoratori, datori di lavoro e governo.
È in vigore un salario minimo legale stabilito da una commissione ad hoc. Il sindacato è rappresentato in seno a tale commissione.