Dei 35.000 lavoratori del settore, 25.000 lavorano in agricoltura e 10.000 nella produzione orticola. La maggior parte dei lavoratori agricoli in inverno vengono licenziati, benché il contratto collettivo stabilisca un periodo lavorativo annuale. I 12.000 stagionali sono principalmente di origine polacca, 2.000 vengono dall’Ucraina.
Confronto internazionale: Occupazione
In Danimarca la federazione datoriale ed il sindacato negoziano per ogni settore un contratto collettivo nazionale (un contratto collettivo per l’agricoltura ed uno per l’orticoltura). Il salario orario è superiore alla media dell’UE, tuttavia le trattenute statali, scaglionate per livelli di reddito, sono molto elevate. Con i contributi di legge si finanziano i sistemi previdenziali. Le aliquote dell’imposta sui redditi di lavoro subordinato vanno dall’8% (aliquota più bassa) al 63% (aliquota più alta).
Un terzo delle aziende (le maggiori) osservano i contratti collettivi. In totale sono assoggettati ai contratti collettivi 20.000 lavoratori. Un terzo delle ditte non ha dipendenti, un terzo sono coltivatori diretti, un terzo ha più di 10 dipendenti. Nell’ultimo gruppo si registra una forte presenza sindacale.
Per i lavoratori stagionali devono esser applicate le stesse condizioni retributive valide per i colleghi danesi.
Il datore di lavoro versa il 6,75% della retribuzione lorda nella cassa ferie e 1 € nel fondo di formazione, con il quale si finanziano misure di aggiornamento professionale comprensive, ove previsto, del proseguimento della corresponsione del salario.
Confronto internazionale: Retribuzioni e costo del lavoro
La normativa stabilisce un orario lavorativo massimo di 48 ore a settimana e di 11 ore al giorno. Il contratto collettivo prevede che per le prime due ore straordinarie venga pagata una maggiorazione del 40% e per ulteriori ore straordinarie una maggiorazione dell’80%. Il fine settimana la maggiorazione è dell’80%.
Una seconda soluzione prevista dal contratto collettivo consiste nell’orario di lavoro annuale flessibile, in base al quale le ore straordinarie vengono inserite in una banca ore a scadenza annuale, evitando così la disoccupazione invernale. A questo regolamento tuttavia fanno ricorso solo il 10% ca. degli occupati.
Confronto internazionale: Orario di lavoro
Il contratto collettivo stabilisce 5 giorni di ferie per ogni giorno della settimana lavorativa: per una settimana articolata su 6 giorni, quindi, si ha diritto a 30 giorni lavorativi di ferie all’anno; per le ferie oltre alla normale retribuzione viene corrisposta una gratifica del 12,5%. Il lavoratore ha inoltre diritto a 5 giorni di permesso all’anno.
Confronto internazionale: Ferie e festività retribuite
La previdenza sociale viene sostanzialmente finanziata con il gettito fiscale. L’imposta sul reddito è progressiva in base allo scaglione di reddito (aliquota minima 8%, aliquota massima 63% del salario lordo). Le prestazioni erogate, p.e. in caso di malattia, sono gratuite.
Il contratto collettivo stabilisce anche una pensione integrativa.
In Danimarca l’assicurazione contro la disoccupazione viene gestita dal sindacato. Il lavoratore può destinare un importo mensile di 45 € alla Cassa di disoccupazione sindacale (3 F A), che sia iscritto o meno al sindacato, maturando così il diritto ad un sussidio in caso di disoccupazione (ca. il 90% dell’ultima retribuzione lorda). Lo stato danese contribuisce al finanziamento di questo sistema con un contributo di 45 € al mese a lavoratore.
Per attività di manipolazione con carrello elevatore a forche, per l’impiego di pesticidi e di ammoniaca sono richiesti dei certificati di qualificazione.
In agricoltura nel 2005 si sono registrati in totale 22 infortuni letali, con 2 lavoratori tra le vittime.
Confronto internazionale: Tutela dei lavoratori e della salute
Il tasso di sindacalizzazione danese, superiore al 65%, è particolarmente elevato rispetto alla media europea. Nelle imprese maggiori (a partire da 10 dipendenti) possono essere eletti dei comitati aziendali. Nell’orticoltura il grado di sindacalizzazione è più elevato che nell’agricoltura per via delle maggiori dimensioni delle aziende.
Confronto internazionale: Influenza dei sindacati
In Danimarca non è previsto un salario minimo legale.
Confronto internazionale: Standard minimi
I sindacati danesi sono fortemente integrati nel partenariato sociale del paese ed hanno tradizionalmente un grosso peso politico. Nelle casse malattia svolgono solo una funzione consultiva.
Confronto internazionale: Partecipazione sindacale